Coenonympha pamphilus (Linnaeus, 1758)

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Questa farfalla (apertura alare di circa 30 mm), come le specie congeneri, quando posata non mostra mai il dorso delle ali che sono generalmente di color arancio chiaro con margine grigio-nerastro e piccolo ocello nero apicale.

Il rovescio dell’ala anteriore è arancione con bordo marginale grigio-bruno e, con all’apice, una macchia ocellata nera contornata di giallo. Il rovescio di quella posteriore è bruno-grigiastro con banda frastagliata chiara.

Le femmine sono molto simili ai maschi e si distinguono soltanto per le dimensioni maggiori.

Il bruco ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi; si nutre di Graminacee dei generi Poa, Cynosurus, Anthoxanthum, Festuca etc.
Le crisalidi sono sospese.

Dai bruchi svernanti si hanno, a partire da aprile, i primi sfarfallamenti con una successione di diverse generazioni (anche quattro), che si protrae fino ad ottobre.

Comune e diffusa in estate in tutta Italia e isole, in tutti gli ambienti erbosi dalla pianura fin oltre i 2000 metri di quota.
La forma presente in Sicilia, ha parti inferiori con disegni brillanti.
Con alcune sottospecie il suo areale abbraccia l’Europa, il Nord Africa e l’Asia.