Melitaea didyma (Esper, 1779)

Torna alle Schede tassonomiche

La Melitaea didyma è un ninfalide di medie dimensioni (apertura alare 3,5 – 5 cm).
E’ una specie estremamente variabile, con evidente dimorfismo sessuale, ma anche con evidenti differenze fra le diverse popolazioni e fra gli esemplari delle diverse generazioni annuali.

I maschi si riconoscono comunque facilmente per la colorazione distintiva del dorso delle ali, che sono di un arancione marcatamente chiaro e brillante, sono contraddistinti inoltre da una particolare disposizione delle macchie, anche in questo caso variabile nelle diverse regioni e nelle diverse generazioni annuali.

Le femmine sono in genere più grandi ed hanno invece colorazione dorsale delle ali decisamente meno brillante e prevalentemente grigiastra e con una più o meno marcata differenza tonale di colorazione fra le ali anteriori e quelle posteriori.
A prima vista, rispetto ai maschi, si potrebbe addirittura pensare che possano appartenere ad una specie diversa.
Alcune caratteristiche sono fortunatamente costanti, come ad esempio la forma slanciata ed arrotondata e i disegni del rovescio delle ali.

La Melitaea didyma è diffusa e abbastanza comune nell’Europa media e meridionale, nel Nord-Africa ed in Asia centrale, con varie sottospecie.
I primi sfarfallamenti avvengono a maggio e il periodo di volo va fino ad agosto, con due o tre generazioni, le larve nate dall’ultima generazione svernano.

Il bruco, che ha come piante nutrici piantaggini, veroniche, linaiole e artemisie, è biancastro con tratti neri; dorsalmente ha due linee di macchie arancioni con escrescenze bianco-grigiastre; ha già i colori della livrea che poi contraddistingueranno la farfalla, ma in particolare, è ricoperto di aculei che gli conferiscono una forma minacciosa, le larve nate dall’ultima generazione svernano per impuparsi in primavera: gli adulti sfarfalleranno dopo quindici giorni.